“Come ti permetti?” non giudica gli altri. Non è una provocazione rivolta a valutare il comportamento degli altri verso di te.
È un invito rivolto a te stessa a chiederti con quanta gentilezza e cura ti tratti e quali sogni e progetti ti permetti di vivere e abitare.
Da bambina guardavo le case: era in uso avere una stanza speciale, spesso la sala, tenuta perfetta e quasi intoccabile, preparata per qualcuno che forse, chissà, sarebbe arrivato… mentre chi viveva in casa ogni giorno si muoveva in quella stanza in punta di piedi stile Pantera Rosa e non ne poteva godere davvero appieno.
Un po’ come la storia del vestito della domenica, che si mette solo per le buone occasioni.
E anche allora questa usanza mi sembrava assurda: dedicare la stanza migliore ad altri. Lo spazio migliore riservato per la maggior parte del tempo a un’assenza.
Questa mentalità nel tempo si è trasformata: la casa oggi spesso si abita con open space accoglienti e vivaci, ma parte di quella mentalità ancora risiede in quello che non ci permettiamo di vivere, come se il meglio fosse sempre per gli altri: il vero peccato e spreco è non godersi ciò che si ha.
La prima “ospite di riguardo” sei tu. E la tua casa dovrebbe essere il luogo dove ti rispecchi, ti onori, ti nutri, ti rispetti.
Quindi la mia vera domanda è:
Ti permetti davvero di usare i tuoi talenti?
Ti permetti di abitare davvero i tuoi spazi?
Ti permetti di essere chi sei, dentro e fuori?
Questa sera, mercoledì 3 dicembre alle 18 inizia il training gratuito di 4 giorni Abita la Tua Vita, dedicato a trasformare la relazione con i tuoi spazi, dentro e fuori, per permetterti finalmente di realizzare la tua vita e i tuoi progetti.
Questa sera, con il sorriso, ci permettiamo: di creare uno spazio che parla davvero di te, sostiene la tua energia, amplifica i tuoi talenti e ti permette di realizzare ciò che sei venuta davvero a fare su questo pianeta.
Prendi il tuo posto comodo sulla poltrona migliore della tua sala.
Sei la benvenuta. Ti aspetto con gioia!
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